Agricoltura e agroalimentare: ripartiamo dalle eccellenze italiane
Ripartiamo dalle eccellenze italiane
Il nostro sistema agricolo e agroalimentare vale oltre 260 miliardi di euro, il 17% del PIL italiano.
Per valorizzare questo patrimonio il Ministero delle politiche agricole ha adottato una strategia basata – nella prima fase – sul miglioramento nell’utilizzo delle risorse europee, su nuovi incentivi all’occupazione e su forti misure di semplificazione amministrativa.
Nei prossimi mille giorni il Ministero si concentrerà sulla piena applicazione delle misure già adottate e su altri due fronti decisivi: innovazione ed export.
Campolibero: lavoro, semplificazioni e competitività in agricoltura
Mutui a tasso zero per imprese aperte da under 40.
Detrazione al 19% per l’affitto dei terreni agli under 35.
Deduzioni Irap al 50% e sgravio fiscale del 33% per assunzioni stabili.
Credito d’imposta al 40% per investimenti fino a 400mila € per reti d’impresa e innovazione e fino a 50mila euro per l’e-commerce.
Registro unico dei controlli.
Estensione dello strumento della diffida prima della sanzione amministrativa.
Dematerializzazione di diversi registri.
Piano giovani
Insieme alle azioni di Campolibero, attivo un fondo di garanzia per facilitare l’accesso a mutui e prestiti a 30 anni per il primo insediamento in agricoltura.
Stanziati 80 milioni di fondi europei (PAC) per le imprese agricole gestite dagli under 40. Con questo fondo, il sostegno alle giovani imprese agricole è aumentato del 25%.
Crescita con i fondi europei
Approvate le scelte nazionali per la Politica agricola comune 2014-2020: 52 miliardi di investimenti in sette anni in agricoltura.
Per la pesca dall’Ue 537 milioni fino al 2020 e già attivata una task force ministeriale per evitare sprechi dei fondi comunitari.
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