11 giu 2018

   

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Editoria e concessioni del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale

Infografica: Editoria e concessioni del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale

La Camera ha approvato definitivamente il ddl contente Interventi per l’editoria e disposizioni sulla concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.

FONDO PER IL PLURALISMO E L’INNOVAZIONE DELL’INFORMAZIONE

  • Nasce il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione.
  • Il Fondo viene finanziato con:
    • contributi statali;
    • fino a 100 milioni di euro annui per il periodo 2016-2018, delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone RAI;
    • contributo di solidarietà dello 0,1% del reddito dei concessionari o intermediari nel mercato della pubblicità.
  • Il Fondo è ripartito annualmente tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico.
  • Una parte del Fondo potrà essere destinata all’innovazione nel campo dell’informazione digitale.
  • È prevista l’erogazione di un contributo per il sostegno delle spese per l’utilizzo di servizi di telefonia e di connessione dati.

DELEGA AL GOVERNO PER RIDEFINIRE LA DISCIPLINA DEI CONTRIBUTI DIRETTI E SOSTENERE L’OFFERTA INFORMATIVA

  • Sono esclusi dai contributi gli organi di informazione di partiti o movimenti politici e sindacali e le imprese editrici collegate a società quotate.
  • Finanziamento concesso solo a chi esercita in modo esclusivo un’attività informativa autonoma e indipendente, di tipo commerciale.
  • Previsto il mantenimento dei contributi per:
    • imprese editrici di quotidiani e di periodici espressione delle minoranze linguistiche;
    • imprese ed enti che editano periodici per non vedenti e ipovedenti;
    • associazioni dei consumatori;
    • imprese editrici di quotidiani e di periodici italiani editi e diffusi all’estero o editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero.
  • Prevista l’incentivazione fiscale degli investimenti pubblicitari incrementali con vantaggio per le micro, piccole e medie imprese e le start up

LIMITE MASSIMO RETRIBUTIVO PER DIPENDENTI RAI

  • La retribuzione di dipendenti, collaboratori e consulenti RAI non potrà superare € 240.000 annui. Non si applicano le esclusioni riferite alle società quotate.

DELEGA AL GOVERNO A INNOVARE IL SISTEMA DISTRIBUTIVO DEI GIORNALI

  • Prevista una progressiva liberalizzazione, assicurando agli operatori parità di condizioni.
  • Sarà promossa, di concerto con le regioni, la piena liberalizzazione degli orari di vendita con possibilità di ampliare l’assortimento di beni e di intermediare servizi.
  • Si promuoverà il completamento dell’informatizzazione delle strutture. 

DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI ESERCIZIO E ORGANIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE DI GIORNALISTA

  • Previsti uno o più decreti legislativi finalizzati a:
    • razionalizzare le competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, sulla formazione, sui procedimenti disciplinari e riduzione dei componenti;
    • modificare i requisiti di anzianità anagrafica e contributiva per l’accesso ai trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata per i giornalisti;
    • rivedere la procedura per il riconoscimento degli stati di crisi delle imprese editoriali per l’accesso agli ammortizzatori sociali e ai prepensionamenti.
  • L’esercizio della professione di giornalista, ed il relativo titolo, spettano solo a chi è iscritto nell’elenco dei professionisti o in quello dei pubblicisti. Rimangono ferme le sanzioni già previste a legislazione vigente.
  • Costituzione di Consigli dell’Ordine dei giornalisti anche nelle province autonome di Trento e di Bolzano.
  • La Commissione per la valutazione dell’equo compenso nel lavoro giornalistico dura in carica fino all’approvazione della relativa delibera.

RICORSO ALLE AGENZIE DI STAMPA DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI

  • Regioni, province, città metropolitane e comuni potranno avvalersi delle agenzie di stampa per l’acquisto di servizi giornalistici e informativi tramite trattativa privata.

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO RADIOFONICO, TELEVISIVO E MULTIMEDIALE

  • La concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale ha durata pari a 10 anni ed è preceduta da una consultazione pubblica.
  • La concessione è affidata con DPCM, con il quale  è approvato lo schema di convenzione, previo parere alla Commissione parlamentare di vigilanza.
  • La convenzione con la società concessionaria è stipulata dal Ministero dello sviluppo economico.

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