I numeri di Expo Milano 2015
I numeri di Expo Milano 2015 (lo stato dell’arte al 4 settembre 2014)
47 partecipanti ufficiali
144 paesi e 3 organizzazioni internazionali ONU / FAO, UE, CERN
1 milione mq la superficie del sito espositivo
53 padiglioni self built. 11 più di Shanghai: è record
9 cluster per gli altri paesi. Riso, cacao, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, biomediterraneo, isole mare e cibo, zone aride
5 aree tematiche. Padiglione Zero, Future Food District, Children Park, Parco della Biodiversità, Arts & Food
1 intero padiglione (Cascina Triulza) per la prima volta interamente dedicato alla società civile. Sono presenti le principali realtà (ONG, associazioni, ecc.) nazionali ed internazionali
200 mila mq di aree verdi con 12 mila alberi all’interno dell’area espositiva
1 miliardo di investimenti da parte dei Paesi partecipanti
Oltre 350 milioni di euro valore complessivo delle partnership con primarie aziende nazionali ed internazionali
5 milioni di biglietti già venduti al 1 settembre 2014. 10 milioni di biglietti prima dell’apertura dei cancelli
1200 aziende impegnate nella fornitura di beni e servizi
1300 operai impegnati nel cantiere (20 ore al giorno) circa 4000 le maestranze coinvolte a fine 2014
circa 10 mila lavoratori coinvolti fronte dell’accordo sottoscritto con i sindacati a fine luglio. Il dato comprende anche il personale assunto dai paesi per le attività da svolgere nel semestre.
7700 candidature ricevute da 107 nazioni per svolgere l’attività di volontario
«”Nutrire il pianeta energie per la vita” è il grande tema che l’Italia con Expo 2015 offrirà alla discussione globale ospitando a Milano per sei mesi oltre 140 paesi da ogni parte del globo. Come garantire cibo sano, sicuro e sufficiente di fronte ai cambiamenti epocali che già stanno modificando in radice il modo di produrre e consumare: un grande tema geopolitico che animerà il confronto fra Paesi, organizzazioni internazionali e associazioni animate dall’idea di confrontarsi per trovare nuove soluzioni e buone pratiche per combattere la povertà, utilizzare sempre meglio beni pubblici come acqua e terra e garantire maggiore sostenibilità ai modelli di sviluppo. Non è un caso che sia proprio l’Italia a sviluppare questo tema cruciale. Abbiamo un patrimonio di biodiversità unico al mondo e una capacità di lavorare sulle qualità agroalimentari riconosciuta da sempre oltre i nostri confini. C’è un modello agricolo e agroalimentare italiano che può diventare sempre di più un punto di forza per il futuro del Paese: dobbiamo riconoscerlo, valorizzarle, svilupparlo sempre meglio rafforzandolo nel tempo nuovo in cui saremo chiamati a lavorare». Così il Ministro delle politiche agricole con delega all’Expo, Maurizio Martina, sull’Esposizione Universale 2015 di Milano.
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