Riforma della Pubblica Amministrazione, tra risparmio, semplificazione e rinnovamento

La riforma

Norme per la semplificazione, la razionalizzazione e il risparmio nella Pubblica Amministrazione.

Ricambio generazionale

Possibile il pensionamento anticipato d’ufficio per chi ha raggiunto il massimo dei contributi pensionistici e ha compiuto i 62 anni di età.

Mobilità

I dipendenti delle P.A. possono essere trasferiti in un’altra sede a una distanza massima di 50km dall’attuale luogo di lavoro.
Questa regola non sarà applicata a dipendenti con figli sotto i tre anni e a persone impegnate nell’assistenza ai disabili (legge 104/1992).

Anticorruzione

Ampliamento dei poteri del commissario Cantone.

Riduzione diritti camerali

Dimezzamento delle somme dovute dalle imprese alle camere di commercio nei prossimi tre anni.

Stop consulenze a chi è in pensione

Divieto di conferire incarichi a titolo oneroso a personale in pensione, anche per Enti e Società partecipate.

Tetto agli stipendi dei manager

Abbassata del 20% la remunerazione per i membri dei Cda delle società partecipate che lavorano pressoché esclusivamente per la P.A.
Non potranno guadagnare più di 240mila € all’anno.

Stretta aspettative magistrati

Le toghe che ricoprono incarichi in uffici di diretta collaborazione e di consulenza con la P.A. non potranno più godere dell’aspettativa, devono quindi per forza andare fuori ruolo, per un periodo di tempo massimo di dieci anni.
La regola non è retroattiva.

Assunzione vigili del fuoco

Assunti 1030 Vigili del Fuoco, per garantire gli standard operativi e i livelli di efficienza ed efficacia del Corpo Nazionale.

Stop richieste inutili

Divieto per la P.A. di richiedere al cittadino informazioni già presenti in Anagrafe.

Dichiarazione dei redditi

Arriverà precompilata per 30 milioni di contribuenti.

Riqualificazione energetica

Meno adempimenti per la riqualificazione energetica degli edifici.

Rimborsi

Semplificazione dei rimborsi IVA, crediti d’imposta e interessi in conto fiscale.