Riforma Senato
Riforma costituzionale per il Senato
Il Senato ha approvato il disegno di legge costituzionale di revisione della Parte II della Costituzione.
Solo 100 membri, senza indennità
Composizione: 95 membri rappresentativi delle istituzioni territoriali e 5 di nomina presidenziale.
Membri scelti fra i consiglieri regionali e delle Province di Trento e Bolzano.
Ogni Regione elegge un senatore tra i sindaci del suo territorio.
Ogni Regione avrà almeno due senatori. I senatori non riceveranno indennità.
Fine del bicameralismo perfetto
La funzione legislativa, salvo alcune materie, diventa prerogativa della sola Camera dei deputati.
Sulla legge di bilancio l’ultima parola spetta alla Camera.
Il Senato parteciperà alla formazione degli atti dell’UE.
Referendum
Introdotti referendum propositivi e d’indirizzo.
Il quorum per la validità è il 50% più uno degli elettori.
A 800mila firme il quorum scende al 50% più uno dei votanti delle ultime elezioni politiche.
Necessarie 150.000 firme per presentare una legge di iniziativa popolare, che il Parlamento dovrà esaminare in tempi certi.
Abolizione delle province
Le Province scompaiono dalla Costituzione.
Commissariamento di Regioni ed enti locali in caso di grave dissesto finanziario.
Tagli e risparmi
Soppressione del CNEL.
Tetto agli stipendi di Presidente e consiglieri regionali: mai superiori a quello del sindaco del capoluogo.
Abolizione di “rimborsi e trasferimenti monetari” pubblici ai gruppi politici regionali.
Materiale destinato alla stampa:
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