Misure per il recupero dell’ILVA
Il Decreto legge 191/2015, convertito in legge il 27 gennaio 2016, fissa alcuni punti importanti per il recupero del Gruppo ILVA:
ELEMENTI FONDAMENTALI
- Restituire al mercato l’ILVA, il maggior impianto siderurgico d’Europa.
- Difendere l’occupazione di 12mila dipendenti del Gruppo.
- Entro il 30 giungo 2016 i commissari espletano le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali all’aggiudicatario, assicurando la discontinuità, anche economica, della gestione.
- Il canone di affitto o il prezzo di cessione non potrà essere inferiore a quello di mercato.
- Modificati i parametri per l’accesso al credito per le piccole e medie imprese che risultino fornitrici di beni e servizi connessi all’attività di risanamento ambientale o necessari alla continuazione dell’attività dell’ILVA, fermo restando l’importo di 35 milioni di euro stanziato da parte del fondo di garanzia.
ALTRE MISURE PER L’IMPIANTO ILVA DI TARANTO
- Proseguire il risanamento ambientale per la salvaguardia di lavoratori e abitanti della città.
- Definizione dei criteri in base ai quali i commissari straordinari debbano individuare l’affittuario o l’acquirente dello stabilimento. Tra questi criteri c’è il rispetto dell’opera di risanamento ambientale.
- Entro il 30 giugno 2017 deve essere attuato il Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale.
ALTRE MISURE PER L’IMPIANTO ILVA DI GENOVA CORNIGLIANO
- Garantito il mantenimento della continuità occupazionale anche grazie il ricorso all’istituto del lavoro socialmente utile che consente di chiamare i lavoratori che beneficiano di strumenti di sostegno del reddito a svolgere un’attività di pubblica utilità per la comunità territoriale di appartenenza.
- I lavoratori dello stabilimento, inseriti in contratti di solidarietà difensivi prima dell’entrata in vigore del Jobs Act, avranno l’incremento dell’integrazione salariale del 10% della retribuzione persa.
DISPOSIZIONI FINANZIARIE
Introdotte due disposizioni per accelerare il processo di trasferimento, conseguire la discontinuità economica, garantire la prosecuzione dell’attività e tutelare l’ambiente, la salute e l’occupazione.
- Erogati 300 milioni di euro per fare fronte alle improrogabili esigenze finanziare del Gruppo ILVA. La somma dovrà essere restituita dal soggetto che rileverà l’ILVA.
- Nel rispetto della normativa UE di riferimento, i commissari del Gruppo ILVA possono contrarre finanziamenti statali fino a 800 milioni di euro (massimo 600 milioni nel 2016 e massimo 200 milioni nel 2017).
Il Decreto legge 191/2015, convertito in legge il 27 gennaio 2016, fissa alcuni punti importanti per il recupero del Gruppo ILVA.
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