Innovazione ed eccellenza. I mille giorni di agricoltura e agroalimentare.
Nei prossimi 1000 giorni, il Ministero si impegnerà anche per favorire processi di innovazione in agricoltura e per sostenere le esportazioni delle nostre eccellenze agricole e agroalimentari.
In particolare:
1. Coltivare innovazione e start-up: bando in partenza e forum nel 2015
Obiettivo: aumentare il tasso di innovazione nel settore agricolo e agroalimentare favorendo la nascita di start-up agricole e agroalimentari. Programma speciale di valorizzazione delle nuove imprese e sviluppo di un network nazionale dedicato con l’obiettivo di aumentare le imprese agricole gestite da giovani da 48.000 a 60.000 unità.
2. “Quota 50” per l’export entro il 2020
Obiettivo: portare il volume dell’export del Made in Italy agroalimentare da 33 a 50 miliardi entro il 2020. Le prime misure per raggiungere questo traguardo sono inserite nello Sblocca Italia. È stata approvata, infatti, la creazione di un segno distintivo unico per le produzioni agroalimentari italiane, anche in vista di Expo 2015. Sono state rafforzate le misure di contrasto all’Italian sounding (prodotti non Made in Italy, di qualità inferiore, che scimmiottano i nostri marchi: ad esempio il Parmesan) nel mondo. È previsto anche un potenziamento delle piattaforme logistico-distributive all’estero e un piano speciale per sviluppare nuovi accordi con le reti di distribuzione.
3. Attuare la nuova Pac per il futuro dell’agricoltura italiana
La nuova Politica agricola comune vale per l’Italia circa 52 miliardi di euro fino al 2020. Circa 27 miliardi di euro totali (4 miliardi di euro l’anno) sono a disposizione dell’Italia per gli aiuti diretti del I Pilastro (Pagamenti diretti), completamente finanziati dall’Europa. È stata ampliata la “black list” per i pagamenti diretti, con esclusione dai beneficiari di banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari. Per quanto riguarda gli aiuti accoppiati, le risorse (426 milioni di euro l’anno) sono state concentrate soprattutto su zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, grano duro, barbabietola e pomodoro da industria) e olivicoltura. Circa 21 miliardi di euro (3 miliardi di euro l’anno) sono a disposizione per finanziare le misure del II Pilastro (Sviluppo rurale). Queste risorse sono stanziate per la metà da Fondi europei e per la metà da una quota nazionale. Ai fondi destinati al finanziamento delle misure dei due pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai finanziamenti dell’OCM (Organizzazione comune di mercato) di circa 4 miliardi di euro.
4. L’agricoltura italiana per Expo Milano 2015
Sette aree di intervento per il grande appuntamento di Milano renderanno centrale l’esperienza agricola e agroalimentare italiana. Presentato il Padiglione del Vino italiano, al quale si aggiungerà anche la rappresentazione delle filiere agroalimentari e delle “Eccellenze italiane”, con la selezione di nuovi progetti con elevato contenuto di innovazione. Alla promozione del Made in Italy saranno dedicati eventi specifici sulle produzioni di qualità (DOP e IGP), sul biologico e sulla promozione di un segno unico distintivo per l’agroalimentare italiano. Spazio anche ai progetti Start-up e a un master per 100 giovani neolaureati in discipline riferibili al settore agricolo e agroalimentare realizzato, con il supporto delle Università, dell’ISMEA e del CRA.
5. Terrevive: i terreni dello Stato tornano all’agricoltura
Individuati 5.500 ettari di terreni dello Stato da affittare e vendere per riportarli all’agricoltura, con prelazione ai giovani. Da settembre partono le procedure trasparenti per l’affitto, di almeno il 20% dei terreni, e la vendita attraverso il sito dell’Agenzia del Demanio. Partirà poi una nuova iniziativa congiunta con Agenzia del Demanio e Regioni per individuare altri lotti di terreni da destinare alla produzione agricola.
6. Innovazione e ricerca in campo agroalimentare
Già predisposto il piano nazionale della ricerca e dell’innovazione in campo agroalimentare, per coordinare gli investimenti nazionali e regionali dei prossimi 7 anni nel settore. Quasi un miliardo di euro è già destinato a queste attività con i fondi comunitari agricoli, ai quali si aggiungono i progetti che verranno presentati all’interno dei circa 4 miliardi di euro previsti da Horizon 2020 e gli altri disponibili nei fondi coesione.
7. Valorizzazione delle filiere
Progetto coordinato di rafforzamento delle qualità e della riconoscibilità del prodotto italiano anche mediante l’istituzione di specifici sistemi di qualità nazionale (SQN con disciplinari di produzione, sistemi di comunicazione, etichettatura e controlli). Le prime filiere interessate sono quelle cerealicola, ortofrutticola e zootecnica.
8. Piani operativi nazionali
Gestione operativa dei 4 PON (Piani operativi nazionali) già approvati con il secondo pilastro, quello dello Sviluppo rurale, della nuova Pac 2014/2020. In particolare i quattro piani riguardano: Rete rurale (100 milioni di euro), gestione dei rischi (1,6 miliardi di euro), biodiversità animale (200 milioni di euro), piano irriguo (300 milioni di euro).
9. Piano per il patrimonio forestale
Entro settembre 2014 sarà approvato il programma operativo nazionale per il settore boschivo, già presentato alle Regioni. Il programma punta sul miglioramento della gestione per rafforzare la sicurezza e valorizzare il patrimonio forestale dal punto di vista ambientale ed economico.
10. Il rilancio della pesca e dell’acquacoltura
Per il comparto ittico e dell’acquacoltura è stato avviato un piano di contrasto alla crisi e di rilancio, che ha come obiettivo la tutela delle risorse marine e la salvaguardia del reddito dei pescatori. In particolare è in atto la programmazione delle risorse 2014-2020 per 537 milioni di euro, una task force ministeriale è al lavoro con le Regioni per evitare spreco di fondi comunitari 2007-2013, si lavora su ammortizzatori sociali e semplificazioni. Nel corso del Semestre di presidenza italiano dell’Ue si svolgeranno due grandi eventi: 30 ottobre a Catania sulla Blue Economy e 11 dicembre a Bari la Conferenza sull’acquacoltura mediterranea.
11. Controlli più efficaci e più efficienti
È prevista l’attuazione del registro unico dei controlli, introdotto con Campolibero, che renderà più razionali ed efficaci i controlli nella filiera agricola e agroalimentare, attraverso il coordinamento anche dei quattro organismi di controllo collegati al Mipaaf (Corpo forestale dello Stato, Nac dei Carabinieri, Icqrf e Guardia Costiera). L’Ispettorato centrale repressione frodi rafforzerà l’azione di protezione dei prodotti di qualità a denominazione, attuando la protezione ex officio dell’Ue e con specifici accordi per la parte web con operatori come e-bay. Prevista la riorganizzazione e l’efficientamento del Corpo forestale dello Stato per potenziare l’attività di tutela e contrasto ai reati ambientali e agroalimentari, in linea con i principi del Dl di riforma della Pubblica Amministrazione.
Per approfondimenti:
http://www.politicheagricole.it/