11 giu 2018

   

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Orlando: «Migliorare la giustizia, recuperare competitività»

Orlando: riforma per sistema Paese e tutela cittadino.

La complessità della riforma della giustizia, cosi ben rappresentata dalla corolla a 12 petali pubblicata sul sito web del ministero, che vanno man mano riempiendosi di significati in forma di linee guida e schede di approfondimento, è affrontata da Andrea Orlando durante l’intervista rilasciata ad Alessandro Galimberti per Il Sole 24ore. Si parte dal rapporto tra giustizia ed economia: la riforma del processo civile si presenta come una “necessità irrinunciabile” e, quindi, il 29 agosto il Consiglio dei Ministri l’affronterà come primo step: “soluzione dell’arretrato e specializzazione dei tribunali per arrivare, gradualmente, alla riforma del processo” precisa Orlando. L’ampio sguardo sulla giustizia parte quindi dalla prospettiva di rilanciare il Paese e la sua economia “attraverso il recupero di competitività e affidabilità internazionale”, attraverso una rinnovata tutela del cittadino, passando per la consapevolezza che la società si è fatta complessa e richiede dunque un approccio che privilegi la specializzazione sia di Tribunali sia di giudici. Poi il guardasigilli affronta la questione ordinamentale, quindi CSM e responsabilità civile dei magistrati, giudici onorari e personale amministrativo, e da ultimo il processo penale, con i temi relativi alla prescrizione, alle intercettazioni, alla reintroduzione del falso in bilancio e l’introduzione del nuovo reato di autoriciclaggio.

Insomma, un ampio panorama di interventi e soluzioni, alcune già individuate altre in corso di elaborazione, anche attraverso i numerosi tavoli di consultazione aperti dal Ministro con tutte le realtà interessate (avvocati, operatori dell’informazione, rappresentanti politici di maggioranza e di opposizione).

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