11 giu 2018

   

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Proroga delle missioni internazionali

Infografica: Proroga delle missioni internazionali

Il Decreto Legge è all’esame del Parlamento per la conversione in legge, al fine di garantire fino al 31 dicembre 2015:

  • continuità di impiego di Forze Armate e polizia nelle missioni internazionali
  • interventi di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione

L’impegno dell’Italia

    • Oltre 20 missioni internazionali (ONU, UE e NATO) con compiti specifici distribuite tra Europa, Asia e Africa.
    • Circa 5.700 militari italiani impegnati nei vari teatri operativi e zone di crisi all’estero.

Principali attività

    • Assistenza umanitaria e supporto per la stabilizzazione di aree di crisi e per il ristabilimento delle istituzioni civili.
    • Addestramento e formazione delle forze di difesa e sicurezza locali.
    • Prevenzione e contrasto alla pirateria e al traffico illecito di esseri umani.

Le nostre missioni nel 2015

    • EUNAVFOR MED (l’Europa navale per il Mediterraneo): missione per il soccorso ai migranti e il contrasto al traffico di esseri umani nel Mediterraneo.
    • COALITION OF THE WILLING per la lotta contro la minaccia terroristica del Daesh anche attraverso l’addestramento dei militari iracheni.
    • RESOLUTE SUPPORT MISSION (RSM) per la stabilizzazione della situazione in Afghanistan e l’ulteriore miglioramento delle funzionalità e capacità delle forze di difesa e sicurezza afgane.

Forze di polizia

    • Autorizzata la prosecuzione programmi di cooperazione e proroga della partecipazione a missioni in Albania, Paesi dell’area balcanica, Kosovo e Palestina.
    • Potenziata la protezione internazionale ai cittadini afgani che abbiano collaborato nell’ambito della missione militare in Afghanistan (ISAF).

Esteri e cooperazione internazionale

    • Stanziate risorse per attività di cooperazione allo sviluppo in Medio Oriente, Africa e Asia anche in collaborazione con Unione Europea, organizzazioni internazionali e ONG.
    • Realizzazione di iniziative umanitarie in Paesi in conflitto o in situazioni di crisi con attenzione a rifugiati, donne, minori e disabili.
    • Interventi in ambito sanitario, agricolo, dell’istruzione e della tutela del patrimonio culturale in Paesi in situazione di fragilità post-conflitto.
    • Contributo ad iniziative europee e multilaterali a favore di Paesi origine di flussi migratori (ad es., trust-fund costruito al vertice de La Valletta tra Unione Europea e Paesi africani).

Materiale destinato alla stampa:
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