Riforma del codice della nautica da diporto
Il Disegno di legge persegue l’obiettivo di semplificare il regime amministrativo della navigazione e dei titoli professionali del diporto, compresi i super yacht, anche a fini commerciali (noleggio, locazione, diving) o nell’ambito di attività di cantiere.
Il fine è quello di salvaguardare la vita umana in mare e nelle acque interne e di proteggere l’ambiente marino.
Cosa prevede il DDL?
- ottimizzazione delle attività di controllo in materia di sicurezza della navigazione da diporto e di prevenzione degli incidenti in prossimità della costa;
- revisione della disciplina sanzionatoria inerente la navigazione da diporto, secondo i criteri della gravità, della frequenza, del pregiudizio arrecato alla tutela degli interessi pubblici, della natura del pericolo e dell’entità del danno, anche ambientale, relativi o conseguenti a condotte illecite, in particolare per effetto di abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti.
- riduzione dell’entità delle sanzioni in caso di assolvimento in tempi brevi dell’obbligo del pagamento, nonché l’ampliamento delle fattispecie sanzionate, per le quali è prevista la sospensione o la revoca delle patenti nautiche o il sequestro dell’unità da diporto.
- aggiornamento dei requisiti psicofisici, soprattutto visivi e uditivi, per il conseguimento della patente nautica e delle procedure di accertamento e certificazione.
- regolamentazione dell’installazione a bordo delle unità da diporto di propulsori e sistemi di alimentazione con gas di petrolio liquefatto (GPL), metano o elettrici, a tutela dell’ambiente e con attenzione alle innovazioni tecnologiche.
- revisione della disciplina in materia di sicurezza delle unità da diporto, con particolare riferimento alle prescrizioni sulle dotazioni minime di bordo, alla luce dell’adeguamento all’innovazione tecnologica.
- istituzione della figura professionale dell’istruttore di vela, con conseguente creazione di un elenco nazionale degli istruttori professionali.
- Inserimento della cultura del mare e dell’educazione marinara nei piani formativi scolastici, anche attraverso l’attivazione di specifici corsi e l’istituzione della giornata del mare nelle scuole.
- creazione di un numero congruo di accosti riservati alle unità in transito, con particolare attenzione ai posti di ormeggio per i portatori di handicap.
Materiale destinato alla stampa:
Scarica PDF "Nautica__20151015"
Scarica JPG "Nautica_20151015"